Le città esercitano su di
me un fascino che difficilmente riesco a spiegare con le parole. Mi
piace viaggiare da sola, camminare sentendo i miei passi posarsi su
migliaia di altri passi impressi sui marciapiedi e le vie.
Quando ho la possibilità di farlo - quando sono in vacanza - mi piace sedermi ad osservare le persone: i loro gesti, i tic, le telefonate frenetiche, le biciclette. Mi sento immersa in questo grande cinema, in una coreografia in continua trasformazione; forse non dovrei osservarli così tanto, ma non posso farne a meno. Ci sono uomini e donne, bambini, anziani, ognuno di loro ha qualcosa da "rubare" - in senso figurato, ovviamente - nella gestualità, postura e colori. In ogni città che visito, desidererei abitare.
Ho intitolato questa foto Nowhere Girls: spesso mi ritrovo a pensare che non vorrei appartenere a nessun luogo, ma esistere in tutti.
Quando ho la possibilità di farlo - quando sono in vacanza - mi piace sedermi ad osservare le persone: i loro gesti, i tic, le telefonate frenetiche, le biciclette. Mi sento immersa in questo grande cinema, in una coreografia in continua trasformazione; forse non dovrei osservarli così tanto, ma non posso farne a meno. Ci sono uomini e donne, bambini, anziani, ognuno di loro ha qualcosa da "rubare" - in senso figurato, ovviamente - nella gestualità, postura e colori. In ogni città che visito, desidererei abitare.
Ho intitolato questa foto Nowhere Girls: spesso mi ritrovo a pensare che non vorrei appartenere a nessun luogo, ma esistere in tutti.
©ValeriaChiaraPuppo |
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