Documentario "Dancing Dreams - Sui passi di Pina Bausch"


Oltre al film-documentario uscito recentemente in Italia (con spaventosi mesi di ritardo rispetto alle tempistiche europee) "Pina" firmato da Wim Wenders, consiglio la visione di "Dancing Dreams - Sui passi di Pina Bausch" a tutti coloro che nel loro vissuto si sono imbattuti nella potenza della coreografa tedesca e ne sono rimasti affascinati.
"Dancing Dreams" è un documentario che riporta l'esperienza di 40 studenti dai 14 ai 18 anni che, sotto la direzione di Jo-Ann Endicott e Bénédicte Billie e la supervisione di Bausch, sono chiamati a mettere in scena una delle tre versioni dello spettacolo "Kontakthof". Si tratta di un'esperienza espressiva e corporea nuova, dove gli viene chiesto principalmente di "essere se stessi".
Durante la sua vita di coreografa Pina Bausch ha aperto nuove strade e modalità espressive: le tematiche affrontate ci mostrano la drammaticità della condizione umana e la complicata relazione uomo-donna. Con Kotakthof, tratta "di vita quotidiana, di amore e tenerezza, di ripulse, delusioni, sconfitte. Racconta, con i corpi, desideri, sogni, timori, emozioni, in una trama fitta, tutta da guardare, poco raccontabile, esile e densa come la vita." Per questo motivo si è prestato più di tutte le altre opere ad essere proposto in 3 versioni:
Con Tanztheater Wuppertal (la compagnia di Pina Bausch).
Con signore e signori sopra i 65 anni.
Con teenager dai 14 anni.
Vediamo in "Dancing Dreams" le prove teatrali di questa ultima versione, che ha riscosso molti successi e grande commozione. Trovo incredibilmente affascinante osservare questi (fortunatissimi) giovani impegnati in un percorso di ricerca e crescita personale, con l'ingenuità e la curiosità di chi si trova per la prima volta a ricercare se stesso in una dimensione espressiva e coreografica.

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